lunedì 22 dicembre 2008

BUON NATALE A TUTTI…ANCHE A VELTRONI!

Cinquemila persone alla cena natalizia del Pdl della Toscana alla Fortezza da Basso di Firenze: a fare gli auguri, insieme con i ministri Sandro Bondi e Altero Matteoli, al coordinatore nazionale Denis Verdini, allo stato maggiore del partito toscano e alla madrina d'eccezione Gina Lollobrigida, il leader del partito e presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in collegamento telefonico.



Buon Natale e Buon 2009 a tutti.
Buon Natale agli amici che ci sostengono e che quotidianamente ci pungolano.
Buon Natale alle nostre famiglie, perché la speranza di un 2009 migliore ci sostenga in questo momento difficile.
Buon Natale alla nostra Pistoia, così mal governata da scivolare ogni anno più in basso in ogni graduatoria nazionale o regionale che sia..
Buon Natale ai leaders del Centrodestra e del PDL, perché sappiano dare risposta alla voglia di cambiamento senza farsi trascinare lontano dalla realtà.
Buon Natale anche a Veltroni, perché un’opposizione all’altezza del compito è il pilastro su cui poggia ogni sistema realmente democratico.
Buon Natale infine alla nostra Italia, così mal messa nei propri conti pubblici, così difficile da governare, così bella nelle sue mille contraddizioni, da sembrare sempre sull’orlo di una crisi di nervi collettiva.
Buon Natale, di cuore, a tutti noi. Che con passione dibattiamo dei problemi e delle cose da fare, coscienti del fatto che la politica non è tutto, ma che tutto – lo si voglia o no – è Politica.

TANTO RUMORE PER (QUASI) NULLA


Qualche giorno fa i nostri ragazzi di azione Giovani hanno voluto manifestare goliardicamente il proprio dissenso per una città invasa dai rifiuti e, sotto la frazione di Iano, paese di residenza del Sindaco, hanno appeso un polemico striscione. Apriti cielo e spalancati terra! Tutti i maggiori esponenti del PD e l’immancabile Presidente del Consiglio Comunale Marco Vettori sono inorriditi di fronte a questo attacco di chiaro stampo fascista al primo cittadino (il quale invece si è distinto per pacatezza e senso della misura), ed addirittura il Vicepresidente del Senato ha chiesto alla Polizia di punire i responsabili, paragonandoli a chi – secondo lui – fa aggressioni squadriste.
Immediate e forti le reazioni del centrodestra a questa babele di sciocchezze, evidentemente dovute alla ormai imminente partenza della campagna elettorale per le primarie, ed evidenti anche i segni di insofferenza dei cittadini da giorni tempestati dal pessimo spettacolo di sacchetti ammassati e maleodoranti..
Detto ciò, una tiratina di orecchie anche ad AG perché, se questo bello scherzo fosse stato fatto sotto il Comune, non avremmo dato ad un centrosinistra in crisi la scusa per urlare al lupo al lupo ma non dir nulla sulla spazzatura che per giorni ha soffocato la città.

LA FIAT IN CASSA INTEGRAZIONE; E CHI REINTEGRA LE CASSE DELLO STATO??


La Fiat, come ogni altra azienda italiana ed europea, risente della crisi e si appresta a spedire 48.000 dipendenti (e forse più) in cassa integrazione. Nulla da eccepire, se non fosse che un paio di anni fa fu annunciato un utile di qualche centinaio di milioni di euro senza che nessuno abbia avuto il coraggio di chiederne (anche una parziale) restituzione...per tutti gli aiuti già ricevuti.
Bene quindi la cassa integrazione per i prossimi mesi, ma si faccia un conto preciso di quanto costa e – terminata la crisi e rigonfiati gli utili – si chieda gentilmente a Marchionne (o chi per lui..) di reintegrare le casse dello Stato!
Perché troppo spesso i soliti noti hanno privatizzato gli utili e socializzato le perdite.

LEGGERE PER CREDERE

Per l'a.d. Marchionne "una crisi così non si era mai vista". Ma è fiducioso e dice: "usciremo per primi dal tunnel".
48mila in cassa integrazione
Il provvedimento interessa complessivamente 48.000 lavoratori per l'azienda, secondo la Cgil invece sono 59.000 gli interessati. Da Mirafiori a Termini Imerese i lavoratori andranno in cassa integrazione fino a lunedì 10 gennaio. Il provvedimento interessa complessivamente 48.000 lavoratori per l'azienda, secondo la Cgil invece sono 59.000 gli interessati. In particolare, secondo i dati forniti dal sindacato, andranno in cassa integrazione 5.400 dipendenti di Mirafiori, 3.200 di Cassino, 1.480 di Termini Imerese, 5.600 di di Melfi, 5.300 di Pomigliano, 7.000 della Sevel, 5.100 dell'Iveco, 7.500 della powertrain, 1.800 della Fma di Pratola Serra, 11.000 della Magneti Marelli e della Ergom.
"Senza la crisi - conclude l'intervento l'a.d. - che si è manifestata negli ultimi sei mesi, il 2008 sarebbe stato per la Fiat non solo un anno record, il migliore della sua storia, ma addirittura straordinario. L'augurio e' di entrare nel 2009 con la certezza che abbiamo la forza, le capacità e la passione per costruire qualcosa di nuovo e di duraturo".

DIBATTITO SULLA RIFORMA DELLA SCUOLA – L’INTERVENTO DI ALESSANDRO CAPECCHI

Si è svolto in un clima di grande fervore il dibattito sulla tanto discussa riforma della Scuola voluta dal Ministro Maria Stella Gelmini. Ore e ore di discussione accesa, condita anche da interventi esterni - favorevoli e contrari – e infine conclusa con la votazione di due documenti molto distanti tra loro. Di seguito l’intervento svolto a braccio dal Capogruppo Alessandro Capecchi, che provocatoriamente ha giustificato l’esigenza di “uccidere il 68” per riappropriarsi di una scuola (pubblica) che sia realmente formativa, selettiva e impegnativa.
IL CONSIGLIERE CAPECCHI ALESSANDRO PRENDE LA PAROLA E COSI’ INTERVIENE
Presidente, Sindaco, Assessori e colleghi, parlerò molto meno di quello che avevo programmato di numeri e cercherò invece di parlare di principi e di valori, perché non condivido il giudizio che anche poc’anzi è stato riportato dell’assenza di un’idea di riforma e più complessivamente dell’assenza di un’idea di Paese e di futuro di questo Paese. Credo invece che questo Governo abbia un compito arduo e che, pure a volte sbagliando nel metodo, negli strumenti debba perseguirlo con tenacia, perché o lo facciamo noi e lo facciamo ora, o non lo faremo più. Uccidere il 68: questa è la missione che abbiamo! (continua nei "commenti"...)

SONDAGGIO: COME STA IL PDL?


Il sondaggio della IPR marketing, effettuato con l’orizzonte delle Europee, mostra una ulteriore crescita del PDL, che sia attesterebbe intorno al 42%.
Tale dato, avvalorato anche dalla vittoria in Abruzzo e dall’eccellente risultato complessivo dei recenti gazebo, mostra che vi è un ulteriore spazio per la crescita di un grande partito moderato in Italia.
Non una riedizione della DC però, ma un nuovo soggetto politico in grado di intercettare le aspettative di milioni di italiani che, stanchi delle bugie della sinistra e di un sindacato (in particolare la CGIL) iperconservatore, credono ancora nella possibilità di riscatto del nostro Paese.
Questa fiducia però non è – e non può essere – illimitata. Al contrario essa deve essere coltivata, difesa ed accresciuta sul territorio, dove sono state spostate sempre più competenze (e responsabilità) e dove – con l’approvazione del federalismo fiscale – giungeranno anche più risorse.
Ecco perché il costituendo PDL, con gli stop and go fisiologici di un processo di fusione tra più partiti, non deve dimenticare la propria origine riformatrice, autenticamente nazionale e fortemente ancorata ai valori propri della nostra civiltà.
Ma soprattutto non deve dimenticare quanti, con spirito di sacrificio e impegno quotidiano, formano la prima ed essenziale cinghia di trasmissione delle istanze dei cittadini e delle proposte del Governo e del centrodestra.
Il 2009 quindi pare aprirsi politicamente in positivo; ma questa ulteriore crescita di consenso non può che accompagnarsi ad una presa di coscienza delle storiche responsabilità della nostra classe dirigente, che dovrà essere all’altezza del compito rispettando quanti hanno dato la gran parte della propria vita per difendere posizioni un tempo scomode. In caso contrario, come diceva un mio caro amico, il tutto è destinato a cadere, perché.. un partito non è forte perché vince, ma vince perché è forte.
Cioè organizzato, radicato sul territorio, capace di far crescere le intelligenze in un confronto serrato, intransigente sui valori e riformatore in economia, aperto alla società civile ma orgoglioso della propria missione, povero di regole superflue ma ricco di democrazia interna.
Staremo a vedere.

Diminuisce l' assenteismo per malattia. La cura "Brunetta" funziona.


(Fonte Ansa) ROMA, 15 DIC - A novembre le assenze per malattia sono calate del 41,4% rispetto allo stesso mese del 2007. Lo sottolinea il ministero per la PA Renato Brunetta: spiega che 'la maggiore presenza sul posto di lavoro e' cosi' stimabile in circa 65.000 unita', mentre il risparmio per il bilancio dello Stato e' stimabile in circa 230 milioni l'anno'. In media le giornate di assenza dei dipendenti pubblici rilevate a novembre sono pari a 0,71%. Il dato conferma la tendenza alla riduzione evidenziata nei mesi precedenti.

giovedì 4 dicembre 2008

Intervista a Dennis Verdini

"Forza Italia confluisce nel Pdl, non si scioglie. L’anima di Forza Italia e’ quello che rappresenta la rivoluzione berlusconiana che dal ’94 ha cambiato un po’ questo Paese". Lo ha affermato Denis Verdini, coordinatore nazionale di Forza Italia, intervistato da Maurizio Belpietro durante la trasmissione ’Panorama del giorno’.

“Quello che portera’ Forza Italia nel Pdl e’ un processo lungo, difficile, unico nella storia del Paese. Pero’ dipende dal risultato del 13 aprile. Gli elettori hanno riconosciuto con grande forza la tendenza bipartitica del Paese, perche’ il 70 per cento ha votato il 38 per il Pdl e il 32 per il Pd. Hanno chiesto quindi la semplificazione della politica, un chiarimento, una modernizzazione del Paese facendo riferimento alle grandi democrazie occidentali".
Quanto alle "resistenze nei due partiti principali, Forza Italia e An", Verdini ha osservato che "e’ un po’ una storia comune nella storia dei partiti. Gli elettori per la prima volta hanno indicato questo simbolo, creato da Berlusconi, con l’adesione dei partiti ancora partiti cioe’ Alleanza nazionale, Forza Italia e gli altri piccoli che hanno aderito al Pdl. Gli elettori naturalmente hanno una forza straordinaria nell’innovazione della politica, poi ci sono le classi dirigenti che abitualmente gestiscono il consenso ricevuto. In Italia l’introduzione di una leadership carismatica, forte come quella di Berlusconi, ha portato a questa innovazione che ha condizionato anche gli altri partiti, nei nomi e nei simboli".
All’interno di Forza Italia e Alleanza nazionale, non ci sono problemi a livello nazionale di partito perche’ stiamo lavorando gomito a gomito con Ignazio la Russa e con gli altri dirigenti per risolvere i problemi, che naturalmente esistono. Quale restera’ dei due coordinatori?" ha domandato Belpietro: "Questo verra’ deciso. C’e’ una Commissione statutaria, ci sara’ un congresso a meta’ marzo e li’ sara’ deciso.

Secondo Verdini una democrazia moderna si esprime con due partiti principali, Pdl da una parte e Pd dall’altra: "Se si guardano le grandi democrazie occidentali, gli Stati Uniti, la Spagna, la Francia, la Germania, l’Inghilterra, con leggi elettorali diverse fra loro e diversa dalla nostra tendono tutte a un bipartitismo che e’ semplificazione perche’ la modernita’ sta nell’alternanza. Il 13 aprile e’ il punto di svolta perche’ mai nella storia dei partiti due piu’ due fa quattro, invece in quel caso il Pdl ha fatto quattro, anzi 4 virgola qualcosa e l’area di riferimento del Pdl e’ talmente vasta che noi possiamo puntare al 50 per cento del Paese. Qualche giorno fa, quattro istituti hanno fatto dei sondaggi che alle elezioni europee ci danno in media al 47 per cento".
1/12/2008

venerdì 28 novembre 2008

Variante sud: scontro in consiglio

Breda: l'intervento del Ministro Matteoli

Cena degli Auguri del PDL


Una festa , un momento di gioia e di divertimento, l'occasione per essere finalmente tutti insieme. CENA DEL PDL : Venerdì 12 Dicembre alla Fortezza da Basso di Firenze la Toscana della Libertà si scambia gli auguri di natale in una serata aperta a tutti quanti vogliono festeggiare insieme agli esponenti del partito, agli onorevoli e ai ministri del PDL. Costo della serata 35 euro . Chi fosse interessato a partecipare può contattarmi anche via email.

PDL: il Partito degli Italiani

di Alessandro Capecchi

La nascita del PDL può e deve essere una grande occasione.
Mettere insieme radici culturali e politiche diverse non è compito semplice, e la nostra classe dirigente dovrà dosare bene movimentismo e fermezza, apertura alla società civile e rispetto per chi da tanti anni lavora sul territorio, conservatorismo e spinte riformatrici.
Fare politica infatti, soprattutto a livello locale, è un'esperienza straordinaria che ti porta a contatto con i problemi reali, le aspettative e le esigenze della Tua comunità. Acquisendo un bagaglio di conoscenze, di progettualità, di valori che non devono essere dispersi rincorrendo una prospettiva semplicemente elettorale o addirittura sondaggistica della politica.
Per chi come noi ha sempre fatto dell'identità e della coerenza i baluardi del proprio impegno pubblico, la traiettoria che ci porterà dentro al PPE in Europa ed in un partito-movimento può apparire fumosa e poco conveniente.
Al contrario, stare in un contenitore più grande non può che facilitare la circolazione delle nostre idee, mettere in risalto i nostri progetti, aumentare la nostra capacità aggregativa.
Tutto ciò a condizione di crederci davvero, di non sentirsi mai ospiti in casa d'altri bensì protagonisti di un processo storico di stabilizzazione del quadro politico nazionale e di definitiva affermazione della Destra politica italiana, per troppo tempo relegata a comprimaria da un arco costituzionale il cui unico cemento era quello di contrapporsi ad un nemico invisibile.
E soprattutto, passata la prima fase "emergenziale", con uno Statuto che sia dotato di poche ma chiare regole, dove la stella polare siano la meritocrazia e la competenza, in cui ciascuno possa sentirsi a casa propria e possa costruire, dal basso, il vero "Partito degli Italiani".
Forte di questa ambizione e con la speranza che anche in Toscana (e a Pistoia), pur in un quadro non semplice, si possa trovare un equilibrio che consenta a tutti di poter dare il massimo impegno nella creazione del PDL e nella prossima campagna elettorale per le amministrative della primavera 2009, sarei felice se altri volessero partecipare a questo dibattito, arricchendolo di proposte operative, critiche e suggerimenti.


Grazie a tutti.

Alessandro Capecchi

lunedì 24 novembre 2008

Intervista a La Russa sul nuovo PDL


Un sogno importante..


GRAZIE RACHELE, UN PICCOLO ESEMPIO VALE PIU' DI TANTE PAROLE

mercoledì 29 ottobre 2008

Spunti e Suggerimenti



Alessandro Capecchi invita tutti a diffondere e girare ad amici e conoscenti la newsletter, rimanendo a disposizione per suggerimenti idee e confronti sui temi più caldi della politica pistoiese.

Riforma della scuola



Variante:'sindaco bacchettato da destra e sinistra'


Cena del Pdl a LePanteraie



Giovedì 30 Ottobre ore 20.30 presso le panteriae di Montecatini si terrà la cena del Pdl. Costo della cena 25€. Per prenotarsi potete rivolgervi anche ad Alessandro Capecchi

lunedì 27 ottobre 2008

Fun House



Tan-Gram presenta la mostra collettiva Funhouse a cura di Valeria Farill e Giorgio Ferone,parte dell’evento Caro Vecchio Neon. La collettiva che si inaugura martedì 28 ottobre vuole essere un tributo plastico al lavoro di David Foster Wallace.David Foster Wallace diceva che un’opera efficace può sorgere da “un’apertura di sé stessi in un modo spirituale ed emozionale col rischio di sembrare banali o melodrammatici o ingenui o sfigati o sciocchi, e richiedendo ai lettori di sentire veramente qualcosa”. Gli artisti riuniti per la collettiva Funhouse lavorano attorno alle proprie
impressioni sul lavoro di Wallace, creando un omaggio plastico allo scrittore recentemente deceduto e aprendosi in quel modo indicato da Wallace stesso, per esigere alla spettatore una reazione.
Il progetto gira attorno all’idea della funhouse, facendo riferimento all'opera Lost in the Funhouse di John Barth, uno degli autori più legati a Wallace. La funhouse è letteralmente una casa del divertimento, ma anche una casa stregata, incantata, dove le persone si divertono a sentirsi vulnerabili.

giovedì 31 luglio 2008

Chiude la mensa a S.Agostino


Chiude la mensa a S.Agostino: altro mirabile risultato della Giunta Berti, con 7 persone che si ritroveranno senza lavoro e centinaia di lavoratori dipendenti che - con i tempi ed i costi che corrono - si ritrovano senza una mensa pubblica in grado di dare un pasto decente a prezzi contenuti.

Sede unica dei servizi al Copit


L'assessore Lucchesi vuol concentrare tutti i front office e gli sportelli delle aziende partecipate del comune (publiacqua, publiambiente ecc) nella sede del Copit di Via Pacini.
A parte i problemi logistici e di accessibilità (gli uffici avrebbero portata provinciale e sarebbero quasi irraggiungibili..) il fatto clamoroso è che l'affitto verrebbe pagato ad una società (COPIT SPA) di cui è presidente il fratello dello stesso assessore.

martedì 29 luglio 2008

News dal Governo



Da oggi la newsletter del governo direttamente sul blog di Alessandro Capecchi. Approfondimenti, attualità e temi caldi dell'agenda del governo Berlusconi da commentare ed analizzare insieme.Sulla colonna sinistra il link per accedere direttamente alla newsletter (fonte www.governo.it)

martedì 22 luglio 2008

Concerto in Piazza Giovanni XXIII


Giovedì 24 Luglio in Piazza Giovanni XXIII di fronte all'Ospedale del Ceppo un concerto di una giovane band che ispira alle musiche di Gianna Nannini. Alessandro Capecchi fra il pubblico per sostenere in prima persona progetti di questo tipo sottolineando le necessità di richiedere all'amministrazione comunale maggiori risorse per i giovani e le loro iniziative

lunedì 14 luglio 2008

Intervento dell'On.Saglia a Pistoia



L'On. Saglia, esponente di spicco di AN e presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati ha partecipato alla convention provinciale di Cofartigianato, svoltasi lo scorso 7 luglio presso Villa Cappugi. Nell'occasione Saglia era accompagnato da Roberto Cipolla (presidente Prov.le AN) e da Alessandro Capecchi (Capogruppo in Consiglio e Resp. Reg. Enti Locali di AN) con i quali, prima dell'inizio della convention, ha approfondito la situazione economica locale.

Quindi l'esponente di AN ha fatto un intervento molto apprezzato dall'assemblea, senza blandire gli artigiani ma facendo un'analisi dettagliata della situazione economica nazionale e internazionale, su cui gravano il ritardo infrastrutturale del paese, un eccesso di prelievo fiscale e una macchina amministrativa troppo spesso incapace di dare risposte certe e celeri: a ciò aggiungendosi la non facile situazione del costo energetico, che pone sempre a rischio la competitività delle imprese italiane, soprattutto quelle medio piccole.

L'impegno del Governo è quello di rilanciare quindi l'economia italiana partendo proprio dalle piccole e medie imprese, con una lotta dura alla concorrenza sleale e un più equilibrato sistema fiscale.

Infine dopo aver partecipato alle premiazioni di rito delle aziende più fedeli a Confartigianato, l'On. Saglia è ripartito per Roma insieme al Presidente Nazionale di Confartigianato Fumagalli.

giovedì 10 luglio 2008

C'è un giudice a Napoli?



Autore:Paolo Guzzanti
Chi cercasse un bell’esempio, tondo e maturo, per spiegare che cosa vuol dire la magistratura che fa politica, basta che prenda il caso della Procura di Napoli la quale, dopo essersi impicciata indebitamente di Saccà e delle sue telefonate, e dopo aver messo sotto controllo telefonico molte migliaia di persone, ora che ha compiuto la missione di devastare il panorama politico mettendolo a ferro e fuoco, si spoglia dell’inchiesta stessa dicendo più o meno: «Oops, scusate, ci siamo sbagliati. Non siamo noi che dobbiamo indagare su Berlusconi e Saccà, visto che entrambi ovunque hanno agito tranne che a Napoli, e dunque restituiamo gli atti alla Procura di Roma e tanti saluti e sinceri ringraziamenti al contribuente italiano con i cui soldi ci siamo divertiti».
Ora, voi sapete, tutto il mondo sa, che Napoli è una città in uno stato miserabile, devastata dalla malavita, dal malcostume, dai rifiuti, da una giunta regionale incapace, da una classe politica fallimentare e dannosa, un luogo dove almeno un cristiano, o forse musulmano, al giorno ci rimette la pelle, dove la vita non vale un fico secco, dove la legalità minima, quella del semaforo e della strada, non vale un fico secco, e la Procura di Napoli su chi sceglie di indagare? Su Saccà e Berlusconi
Perché? Dobbiamo presumere perché così si sono cavati delle soddisfazioni, hanno cercato un caso da usare contro il governo. Del resto, che noia cercare e arrestare assassini. Che noia cercare ladri d’appartamenti in una città in cui la gente non va neppure a fare la denuncia perché è una perdita di tempo. Che noia indagare sui bambini che non vanno a scuola, sui dipendenti pubblici che non vanno a lavorare, sugli insegnanti che non insegnano, su tutti coloro che causano lo sfacelo di Napoli con frode, inefficienza, furbizia e malaffare. Vuoi mettere quanto è più visibile e gratificante una bella inchiesta sulle telefonate private e su un argomento privato tra Saccà e Berlusconi in un periodo in cui Berlusconi non era neanche al governo? Quelle sono soddisfazioni. E, spremuta la soddisfazione e bevutone il succo, la Procura partenopea butta via l’inchiesta come una vecchia buccia di limone, scaricandola nel cassonetto della Procura romana, ché tanto quella è ampia a capace e forse, metaforicamente parlando, provvista di termovalorizzatore. Tragga da solo il lettore le considerazioni di questo caso esemplare.
Questo articolo è stato tratto da Rivoluzione Italiana

venerdì 4 luglio 2008

Parte la Newsletter...


Da oggi parte la newsletter del sito AlessandroCapecchi.it
Invitiamo tutti gli amici a partecipare attivamente alla discussione postando commenti, suggerimenti, critiche, segnalazione di disservizi..

AN all'attacco della Giunta: bilancio in rosso e tasse in aumento

martedì 10 giugno 2008

LUNA PARK, UN'ALTRO ESEMPIO DI COME SIAMO AMMINISTRATI

Clicca sulle immagini per leggere gli articoli!


giovedì 5 giugno 2008

FORTI CON I DEBOLI E....

Tratto da La Nazione edizione Pistoia/Montecatini Terme di Sabato 31 Maggio.
Clicca sull'immagine per leggere l'articolo.

giovedì 22 maggio 2008

PRIMO CONSIGLIO MINISTRI A NAPOLI



Il Consiglio dei Ministri, riunito nella città di Napoli, ha approvato provvedimenti in materia di sicurezza pubblica, diminuzione del carico fiscale, superamento dell’emergenza rifiuti nella regione Campania.

Riguardo alla sicurezza, il Presidente del Consiglio ha sottolineato il diritto dei cittadini “a non avere paura”: l’intervento del Governo prevede un decreto-legge immediatamente operativo, un disegno di legge che avrà una corsia preferenziale in Palamento, tre schemi di decreti legislativi.

La diminuzione del carico fiscale è attuata, tra l’altro, con l’esclusione dell’imposta comunale per l’abitazione principale dei contribuenti, escluse le abitazioni di lusso.

Per risolvere la situazione legata allo smaltimento dei rifiuti, il Consiglio dei ministri ha approvato la nomina di Guido Bertolaso a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'emergenza rifiuti - a cui sono attribuiti anche i poteri di commissariamento nel caso di mancata attuazione delle norme - e un decreto legge che individua le discariche da aprire e che prevede la costruzione di quattro termovalorizzatori in Campania.

Il ministro Sacconi ha svolto un'informativa sui flussi migratori ed ha riferito sul piano per la protezione santaria connessa all'emergenza rifiuti, il ministro Carfagna ha illustrato una norma che contribuirà a risolvere il problema delle badanti.

Il Consiglio, inoltre, ha autorizzato l'assunzione di un contingente di personale nell'Arma dei carabinieri, nella Polizia, nella Guardia di finanza, nel Corpo forestale dello Stato.

BERLUSCONI PRESENTA IL SUO GOVERNO



Non solo il governo con il minor numero di ministri con portafoglio, solo 12 (più 9 senza portafoglio, per un totale di 21), in ottemperanza alle nuove norme di legge, ma anche, per la prima volta nella storia della Repubblica, la lista dei ministri resa nota subito dopo il conferimento dell'incarico da parte del presidente della Repubblica. Un record per Silvio Berlusconi, che ha diffuso l'elenco dei componenti della squadra del suo quarto governo dopo il colloquio al Quirinale con Giorgio Napolitano, durato un'ora e 15 minuti. Silvio Berlusconi ha accettato l'incarico di formare un nuovo governo conferito dal Capo dello Stato presentando la lista dei ministri. Il Cavaliere ha anche detto che il consiglio dei ministri di giovedì nominerà Gianni Letta sottosegretario alla presidenza del Consiglio e segretario del Consiglio dei ministri. La composizione del governo assegna alla Lega 4 ministeri, così come 4 ne ha la componente an del Pdl.

I MINISTRI DEL NUOVO GOVERNO
Ministri con portafoglio
Esteri: Franco Frattini; Interno: Roberto Maroni; Giustizia: Angelino Alfano; Economia: Giulio Tremonti; Difesa: Ignazio La Russa; Sviluppo economico: Claudio Scajola; Pubblica istruzione: Maria Stella Gelmini; Politiche agricole: Luca Zaia; Ambiente: Stefania Prestigiacomo; Infrastrutture: Altero Matteoli; Welfare: Maurizio Sacconi; Beni culturali: Sandro Bondi.

Ministri senza portafoglio
Riforme: Umberto Bossi; Semplificazione: Roberto Calderoli; Attuazione Programma: Gianfranco Rotondi; Politiche Comunitarie: Andrea Ronchi; Pari Opportunità: Mara Carfagna; Affari regionali: Raffaele Fitto; Politiche giovanili: Giorgia Meloni; Rapporti con parlamento: Elio Vito; Innovazione: Renato Brunetta

mercoledì 30 aprile 2008

GIANFRANCO FINI PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI


Il discorso di insediamento del presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.
FINI: La libertà è minacciata dal relativismo culturale-morale
Onorevoli colleghi, è con autentica e penso comprensibile emozione che mi rivolgo a voi per un doveroso indirizzo di saluto in apertura della XVI legislatura. Ringrazio quanti mi hanno espresso la loro fiducia e, con pari sincerità, quanti non lo hanno fatto per logici e più che naturali motivi politici. Come i più recenti tra i miei predecessori, gli onorevoli Bertinotti, Casini e Violante, che saluto, sono anch’io un uomo di parte fortemente convinto della bontà dei valori che hanno ispirato il mio impegno politico. Ho, tuttavia, ben chiaro che il primo dovere dell’alta carica istituzionale cui mi avete chiamato è quello del rigoroso rispetto del principio di assoluta parità di diritti tra tutti i deputati nell’espletare, nella democratica dialettica tra maggioranza e minoranza, le prerogative che sono attribuite ai parlamentari dalla nostra Costituzione.
Al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che della Costituzione è il supremo e imparziale garante, rivolgo un doveroso quanto sincero e particolare saluto.

Con sentimenti di rispetto e stima mi rivolgo al Presidente e all’intera Corte costituzionale, al neo Presidente del Senato, senatore Schifani, con cui sono certo di una proficua collaborazione istituzionale , al segretario generale e a tutti i funzionari e i dipendenti della Camera dei deputati. Un deferente omaggio lo rivolgo al pontefice Benedetto XVI, guida spirituale della larghissima maggioranza del popolo italiano e indiscussa autorità morale per il mondo intero, come dimostrato anche dal suo recente, mirabile discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La laicità delle istituzioni è principio irrinunciabile della nostra come di ogni moderna democrazia parlamentare ed è proprio nel nome di tale principio che il Parlamento deve saper riconoscere il ruolo fondamentale che nell’arco dei secoli la religione cristiana ha avuto e ha tuttora nella formazione e nella difesa della identità culturale della nostra patria, nella formazione e nella difesa della identità culturale della nostra patria, della nazione italiana, nazione di cui è simbolo la bandiera tricolore esposta in quest’Aula e alla quale rendo omaggio. È in essa che si riconosce il nostro popolo, le donne e gli uomini che vivono all’interno dei confini della Repubblica, come i nostri connazionali residenti all’estero, che per la seconda volta hanno eletto i loro rappresentanti in Parlamento.
È al nostro popolo, a coloro che il 13 e 14 aprile hanno esercitato il diritto di voto, così come a coloro che legittimamente si sono astenuti dal farlo, che la Camera dei deputati deve avvertire in via prioritaria il dovere di rispondere del suo operato. La credibilità e l’efficienza delle istituzioni rappresentano la risposta più alta, e proprio per questo più difficile, al rischio della disaffezione e della disistima nei confronti del sistema politico e della democrazia rappresentativa.

Credibilità significa nutrire la forte consapevolezza che spetta innanzitutto a noi, a chi ha il privilegio di sedere in quest’Aula, l’onere di dimostrare che i deputati non sono una casta di cittadini privilegiati. Ciò sarà possibile solo con la forza incontrovertibile dei fatti. Fin d’ora chiedo a ognuno di voi, onorevoli colleghi, collaborazione e sostegno per far sì che la Camera dei deputati sia un buon esempio per tutti gli
italiani in materia di trasparenza interna, corretto utilizzo del denaro del contribuente, riduzione delle spese, valorizzazione dei meriti e delle capacità.
Efficienza delle istituzioni significa riforme. Sarebbe sbagliato, perché non corrispondente al vero, affermare che nulla è stato fatto. Più volte, nelle passate legislature, la Costituzione è stata cambiata, anche nella prima parte. Non siamo all’anno zero, eppure spero di interpretare il sentimento di tutta l’Assemblea affermando, come ha fatto ieri anche il Presidente del Senato Schifani, che la XVI legislatura dovrà essere per davvero una legislatura costituente.
Le sfide del tempo in cui viviamo, a proposito della qualità della democrazia, esigono, infatti, una risposta che metta la società civile in condizione di avvalersi di istituzioni più snelle ed efficienti di quelle attuali. La modernizzazione del sistema Italia deve necessariamente riguardare anche il nostro assetto politico-costituzionale. Nella passata legislatura la Commissione affari costituzionali di questa Camera ha messo a punto una proposta, ampiamente condivisa, per superare il cosiddetto bicameralismo perfetto, per rafforzare con equilibrio il ruolo dell’esecutivo e il potere di indirizzo e di controllo del Parlamento, per realizzare un federalismo unitario e solidale. Mi auguro che da essa si possa ripartire in questa legislatura per definire una nuova architettura costituzionale che faccia della nostra democrazia una democrazia più rappresentativa e più governante.


La ricorrente contrapposizione tra i problemi e le aspirazioni del nord del Paese e quelli del meridione deve essere sanata unicamente nel nome di un autentico interesse nazionale. Ed è certamente interesse di tutti gli italiani, al di là di dove essi risiedono, avere istituzioni che siano per davvero al servizio dei cittadini, ne tutelino i diritti e ne valorizzino le capacità, istituzioni nazionali ed europee, perché sempre di più nell’epoca della globalizzazione economica con le opportunità ed i pericoli che essa comporta si deve avvertire la necessità di una politica comune dei popoli e degli Stati del vecchio continente.
A tale riguardo, è mio vivo auspicio che il futuro Governo invii sollecitamente alle Camere il disegno di legge di ratifica del nuovo Trattato europeo di Lisbona, perché l’Italia, Paese fondatore dell’Unione, deve esercitare anche in questa occasione un deciso ruolo di impulso e di stimolo.
Onorevoli colleghi, anche questa legislatura si apre a cavallo tra due ricorrenze di alto valore ideale e politico: il 25 aprile ed il 1o maggio. Celebrare la ritrovata libertà del nostro popolo e la centralità del lavoro nell’economia è un dovere cui nessuno si può sottrarre, specie se vogliamo vivere il 25 aprile e il 1o maggio come giornate in cui si onorano valori autenticamente condivisi e avvertiti come vivi e vitali da tutti gli italiani e, in particolar modo, dai più giovani.
Negli ultimi anni molti passi avanti nella giusta direzione sono stati compiuti e dalla quasi totalità delle forze politiche. Coloro che si ostinano ad erigere steccati di odio o a negare le infamie dei totalitarismi sono pochi, quanto isolati nella coscienza civile degli italiani.

La ricostruzione di una memoria condivisa, una sincera pacificazione nazionale nel rispetto della verità storica tra i vincitori e i vinti sono traguardi ormai raggiunti anche per il nobile e coraggioso impegno profuso, in stagioni politicamente diverse, da due Presidenti della Repubblica che voglio salutare e ringraziare: Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi. Eppure, penso che sia tuttora di grande significato politico e morale rammentare il valore insostituibile della libertà, bene supremo per ogni essere umano, precondizione per ogni democrazia, e penso sia lecito domandarsi se ancora oggi - sessantatre anni dopo la liberazione - la nostra libertà corra pericoli e sia davvero minacciata. Spero non meravigli se alla domanda mi sento di rispondere affermativamente, se ritengo che la Camera dei deputati debba essere consapevole che un’insidia per la nostra libertà e, di conseguenza, per la nostra democrazia a mio avviso esiste tuttora.
La minaccia non viene di certo dalle ideologie antidemocratiche del secolo scorso, che sono ormai sepolte con il Novecento che le ha generate. I rischi per la nostra libertà sono oggi di tutt’altra natura. L’insidia maggiore viene dal diffuso e crescente relativismo culturale, dalla errata convinzione che libertà significhi assoluta pienezza di diritti e pressoché totale assenza di doveri e finanche di regole. La libertà è minacciata nello stesso momento in cui - come sta avvenendo per alcune questioni - nel suo nome si teorizza una presunta impossibilità di definire ciò che è giusto e ciò che non lo è

Essere consapevoli di questo pericolo e sventarlo è dovere primario della politica, se davvero vuole onorare il suo primato. Ed è compito delle istituzioni ed in primis del Parlamento riconoscere e valorizzare il ruolo centrale che, nella difesa della libertà autenticamente intesa, hanno l’educazione dei giovani e la diffusione del sapere. È nella famiglia e nella scuola, luoghi dove si formano i cittadini di domani, che nasce, cresce e si diffonde l’ideale della libertà, un ideale che va difeso quotidianamente da un altro pericolo: la progressiva perdita di autorevolezza dello Stato, l’affievolirsi del principio di legalità, l’aleatorietà del diritto alla giustizia, specie in sede civile, il conseguente diffondersi di un senso di insicurezza tra i cittadini, fenomeni che sono la spia di un malessere della democrazia che riguarda l’intero Occidente, che in Italia non sono più acuti che altrove, che non devono indurre a presagire la disgregazione della coesione sociale, ma che sono comunque presenti in misura tale da imporre alle istituzioni il dovere di contrastarli.

Sono certo che la Camera dei deputati, nel confronto tra le diverse posizioni culturali e politiche e, sempre e comunque, nel pieno rispetto del dettato costituzionale, vorrà e saprà farlo. È con questo fermo convincimento, che desidero rivolgermi - per rendere omaggio al loro impegno e per ricordare quanti sono caduti nell’adempimento del loro dovere - a tutte le donne e a tutti gli uomini che servono lo Stato.
Penso in primo luogo alla magistratura di ogni ordine e grado e agli appartenenti alle forze dell’ordine.

È a loro che si deve la certezza che l’azione dello Stato sia sostenuta da leggi giuste varate da un Parlamento democratico. L’azione dello Stato è sempre e comunque più forte di tutte le mafie, di ogni illegalità e abuso, di qualsivoglia prevaricazione e lesione dei diritti del cittadino. Analogamente si deve alle nostre Forze armate, cui parimenti rivolgo un grato saluto, se il terrorismo internazionale ha avuto la riprova che la libertà e la pace sono valori per la cui difesa e affermazione l’Italia è in prima linea, come dimostra il coraggio, l’umanità e, purtroppo, il sacrificio dei nostri soldati impegnati nelle missioni internazionali

Onorevoli colleghi, naturale corollario in termini ideali della festa del libertà è la festa del lavoro. È infatti solo il pieno esercizio del diritto del nostro popolo di lavorare e generare ricchezza che può liberare l’economia dalle secche della stagnazione ed è solo il diritto di ogni cittadino ad avere un lavoro dignitoso ed equamente retribuito che può liberare le famiglie dal bisogno e dal timore dell’emarginazione sociale.
Come garantire effettiva concordia tra capitale e lavoro, come aumentare la produzione della ricchezza nazionale, come ridistribuirla in modo equo, secondo le capacità ed i bisogni di ognuno, è ormai interrogativo che riguarda l’intera politica europea chiamata, anche su questo versante, a confrontarsi con il tramonto delle ideologie classiste ed etero-liberiste del Novecento e sempre più obbligata a rispondere alla sfida epocale della globalizzazione dei mercati. Mi auguro che anche su queste questioni, che si riflettono sulla qualità della vita quotidiana degli italiani, la Camera dei deputati sappia, nel confronto fra Governo e opposizione, fornire risposte capaci di rafforzare la credibilità delle istituzioni e fare imboccare al Paese la via della ripresa economica, dello sviluppo, della giustizia sociale.

Sono altresì certo che tutte le deputate e tutti i deputati, senza distinzione di appartenenza politica, avvertano oggi l’imperativo morale del massimo impegno per garantire che il diritto al lavoro possa essere esercitato in condizioni di sicurezza (Applausi).
La perdurante tragedia delle cosiddette «morti bianche» offende la coscienza di ognuno, non può e non deve essere considerata come ineluttabile, deve generare uno sforzo comune a tutte le istituzioni perché ad essa si ponga rapidamente fine.
Onorevoli colleghi, l’ultima breve considerazione che desidero rivolgervi è relativa alla cosiddetta "diplomazia parlamentare" avviata e sviluppata dai miei predecessori. Ritengo che la Camera dei deputati debba continuare ad avvalersene per rafforzare il dialogo con altre Assemblee legislative e in particolare con quelle dei Paesi del Mediterraneo. Sulle sponde del mare nostrum sono nate e si sono diffuse le tre grandi religioni monoteistiche. Per secoli il Mediterraneo è stato l’epicentro del pianeta, luogo di fecondi scambi culturali e commerciali, e teatro di guerre sanguinose tra popoli di cultura e di religione diversa.

Oggi è specie nel Mediterraneo che il rapporto tra la cultura ebraico-cristiana dell’Occidente e l’Islam può svilupparsi positivamente, nel segno del reciproco rispetto tra identità diverse, o può precipitare nel baratro di quello scontro tra civiltà, non a caso evocato e invocato dagli integralismi. Ed è altresì di tutta evidenza che è indispensabile saper guardare a ciò che accade nel Mediterraneo anche per affrontare le pressanti questioni poste dai massicci fenomeni migratori in atto e per dar vita ad effettive politiche di integrazione. Sono certo che il nostro Parlamento, che nel 2010 assumerà la presidenza di turno dell’Assemblea euromediterranea, saprà farlo e che di grande rilievo sarà il contributo fornito dalla Camera dei deputati.

Vi ringrazio per l’attenzione con cui mi avete ascoltato. A tutte le deputate e ai deputati, in particolar modo a chi ieri è entrato per la prima volta in quest’Aula, un sincero augurio di buon lavoro. Viva l’Italia, viva la Camera dei deputati

ROMA LIBERATA!!



Tratto da Libero di Vittorio Feltri..
Dicevamo alcuni giorni fa che l'Italia è cambiata maggiormente nell'ultimo mese che nei sessanta anni e rotti della storia repubblicana. All'improvviso gli elettori hanno voltato le spalle alla divinità a cui avevano creduto ciecamente: la sinistra. Perfino Roma, da tempo roccaforte inespugnabile dei progressisti, è stata conquistata dal Popolo della Libertà. Segno di una mutazione profonda e probabilmente ancora in atto. Da notare che a battere Rutelli è stato Alemanno, uomo coraggioso, addirittura temerario, ma non ancora considerato una star del centrodestra: eppure ha sorpassato l'avversario di vari punti e con una disinvoltura sorprendente. La sua performance del tutto inattesa (almeno nella misura indicata dalle urne) conferma la tendenza del Paese a sbarazzarsi del vecchiume di cui gli ex del partito comunista e affini sono ancora portatori, consapevoli o inconsapevoli

martedì 15 aprile 2008

SI PUO' FARE : FESTA!!!!!

sabato 12 aprile 2008

CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE





Si è chiusa con grande entusiasmo e tanta gente la campagna elettorale promossa dal Candidato alla Camera dei Deputati Alessandro Capecchi. Lunedi pomeriggio alle ore 15presso il Ristoranre Santo Palato sarà possibile assistere alle dirette televisive con i primi risultati delle Elezioni 2008.

venerdì 11 aprile 2008

GRANDE SUCCESSO CENA PANTERAIE





Giovedi 10 Aprile alle Panteraie di Montecatini Terme, grande successo per la cena elettorale del PDL. Oltre 1000 persone presenti alla cena e altrettante nel dopo cena, un successo importante che manifesta ulteriormente la voglia di cambiamento dei cittadini dopo due anni di governo Prodi. E stasera un'altra grande affluenza è prevista per la festa di fine campagna elettorale presso il Ristorante Santo Palato di Pistoia a partire dalle ore 19.00. Vi aspettiamo!

FINI, PDL NON E' SOLO LISTA MA ATTO D'AMORE PER PATRIA. VINCEREMO ANCHE GRAZIE A ROMA


"Questa piazza lascia intendere che il Pdl vincerà le elezioni lunedì. E sarà Roma a garantire un'ampia maggioranza alla Camera e al Senato". Così Gianfranco Fini al comizio finale del Popolo della Libertà sotto l'Arco di Costantino conclude il suo intervento e si dice certo che "la vittoria di lunedì sera sarà determinata dalla nostra città e dal Lazio".
"Il Popolo della Libertà non è soltanto una lista - ha sottolineato Fini -, è qualche cosa di molto più impegnativo, è un atto d'amore nei confronti della nostra patria. Avremmo potuto sollevare le bandiere di An anche questa volta ed io avrei potuto candidarmi ed essere il diciassettesimo candidato premier ma ci sono momenti in cui prima di un partito viene la patria, ci sono momenti in cui i partiti devono fare un passo indietro per far fare un passo avanti alla nostra patria".
"I nemici di Roma non sono i fucili caricati a salve della Lega, ma chi l'ha governata: Veltroni e Rutelli - ha aggiunto -. Sono quelli che non hanno mosso un dito per impedire a quattro cialtroni di non permettere al Papa di parlare ll'Università".

CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE


Questa sera a partire dalle ore 18:00 manifestazione di chiusura della campagna elettorale al Comitato di Via de’ Rossi con On. Migliori.
Alle 19:00 inizierà la FESTA UFFCIALE DI CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE presso il Ristorante SANTO PALATO in via del Duca Pistoia con uno Speciale AperiCena organizzato e promosso da Alessandro Capecchi insieme ai suoi collaboratori e amici.
NON MANCATE!!!!

martedì 8 aprile 2008

EVENTI PDL





Tanti eventi organizzati e promossi dal Popolo della Libertà in questi giorni intensi di campagna elettorale. Seguono alcune immagini tratte dalla manifestazione organizzato da Forza Italia presso il BK1 di Montecatini Terme e da quella promossa dai Circoli della Libertà presso Evo Cafè Pistoia.