mercoledì 30 aprile 2008

GIANFRANCO FINI PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI


Il discorso di insediamento del presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.
FINI: La libertà è minacciata dal relativismo culturale-morale
Onorevoli colleghi, è con autentica e penso comprensibile emozione che mi rivolgo a voi per un doveroso indirizzo di saluto in apertura della XVI legislatura. Ringrazio quanti mi hanno espresso la loro fiducia e, con pari sincerità, quanti non lo hanno fatto per logici e più che naturali motivi politici. Come i più recenti tra i miei predecessori, gli onorevoli Bertinotti, Casini e Violante, che saluto, sono anch’io un uomo di parte fortemente convinto della bontà dei valori che hanno ispirato il mio impegno politico. Ho, tuttavia, ben chiaro che il primo dovere dell’alta carica istituzionale cui mi avete chiamato è quello del rigoroso rispetto del principio di assoluta parità di diritti tra tutti i deputati nell’espletare, nella democratica dialettica tra maggioranza e minoranza, le prerogative che sono attribuite ai parlamentari dalla nostra Costituzione.
Al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che della Costituzione è il supremo e imparziale garante, rivolgo un doveroso quanto sincero e particolare saluto.

Con sentimenti di rispetto e stima mi rivolgo al Presidente e all’intera Corte costituzionale, al neo Presidente del Senato, senatore Schifani, con cui sono certo di una proficua collaborazione istituzionale , al segretario generale e a tutti i funzionari e i dipendenti della Camera dei deputati. Un deferente omaggio lo rivolgo al pontefice Benedetto XVI, guida spirituale della larghissima maggioranza del popolo italiano e indiscussa autorità morale per il mondo intero, come dimostrato anche dal suo recente, mirabile discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La laicità delle istituzioni è principio irrinunciabile della nostra come di ogni moderna democrazia parlamentare ed è proprio nel nome di tale principio che il Parlamento deve saper riconoscere il ruolo fondamentale che nell’arco dei secoli la religione cristiana ha avuto e ha tuttora nella formazione e nella difesa della identità culturale della nostra patria, nella formazione e nella difesa della identità culturale della nostra patria, della nazione italiana, nazione di cui è simbolo la bandiera tricolore esposta in quest’Aula e alla quale rendo omaggio. È in essa che si riconosce il nostro popolo, le donne e gli uomini che vivono all’interno dei confini della Repubblica, come i nostri connazionali residenti all’estero, che per la seconda volta hanno eletto i loro rappresentanti in Parlamento.
È al nostro popolo, a coloro che il 13 e 14 aprile hanno esercitato il diritto di voto, così come a coloro che legittimamente si sono astenuti dal farlo, che la Camera dei deputati deve avvertire in via prioritaria il dovere di rispondere del suo operato. La credibilità e l’efficienza delle istituzioni rappresentano la risposta più alta, e proprio per questo più difficile, al rischio della disaffezione e della disistima nei confronti del sistema politico e della democrazia rappresentativa.

Credibilità significa nutrire la forte consapevolezza che spetta innanzitutto a noi, a chi ha il privilegio di sedere in quest’Aula, l’onere di dimostrare che i deputati non sono una casta di cittadini privilegiati. Ciò sarà possibile solo con la forza incontrovertibile dei fatti. Fin d’ora chiedo a ognuno di voi, onorevoli colleghi, collaborazione e sostegno per far sì che la Camera dei deputati sia un buon esempio per tutti gli
italiani in materia di trasparenza interna, corretto utilizzo del denaro del contribuente, riduzione delle spese, valorizzazione dei meriti e delle capacità.
Efficienza delle istituzioni significa riforme. Sarebbe sbagliato, perché non corrispondente al vero, affermare che nulla è stato fatto. Più volte, nelle passate legislature, la Costituzione è stata cambiata, anche nella prima parte. Non siamo all’anno zero, eppure spero di interpretare il sentimento di tutta l’Assemblea affermando, come ha fatto ieri anche il Presidente del Senato Schifani, che la XVI legislatura dovrà essere per davvero una legislatura costituente.
Le sfide del tempo in cui viviamo, a proposito della qualità della democrazia, esigono, infatti, una risposta che metta la società civile in condizione di avvalersi di istituzioni più snelle ed efficienti di quelle attuali. La modernizzazione del sistema Italia deve necessariamente riguardare anche il nostro assetto politico-costituzionale. Nella passata legislatura la Commissione affari costituzionali di questa Camera ha messo a punto una proposta, ampiamente condivisa, per superare il cosiddetto bicameralismo perfetto, per rafforzare con equilibrio il ruolo dell’esecutivo e il potere di indirizzo e di controllo del Parlamento, per realizzare un federalismo unitario e solidale. Mi auguro che da essa si possa ripartire in questa legislatura per definire una nuova architettura costituzionale che faccia della nostra democrazia una democrazia più rappresentativa e più governante.


La ricorrente contrapposizione tra i problemi e le aspirazioni del nord del Paese e quelli del meridione deve essere sanata unicamente nel nome di un autentico interesse nazionale. Ed è certamente interesse di tutti gli italiani, al di là di dove essi risiedono, avere istituzioni che siano per davvero al servizio dei cittadini, ne tutelino i diritti e ne valorizzino le capacità, istituzioni nazionali ed europee, perché sempre di più nell’epoca della globalizzazione economica con le opportunità ed i pericoli che essa comporta si deve avvertire la necessità di una politica comune dei popoli e degli Stati del vecchio continente.
A tale riguardo, è mio vivo auspicio che il futuro Governo invii sollecitamente alle Camere il disegno di legge di ratifica del nuovo Trattato europeo di Lisbona, perché l’Italia, Paese fondatore dell’Unione, deve esercitare anche in questa occasione un deciso ruolo di impulso e di stimolo.
Onorevoli colleghi, anche questa legislatura si apre a cavallo tra due ricorrenze di alto valore ideale e politico: il 25 aprile ed il 1o maggio. Celebrare la ritrovata libertà del nostro popolo e la centralità del lavoro nell’economia è un dovere cui nessuno si può sottrarre, specie se vogliamo vivere il 25 aprile e il 1o maggio come giornate in cui si onorano valori autenticamente condivisi e avvertiti come vivi e vitali da tutti gli italiani e, in particolar modo, dai più giovani.
Negli ultimi anni molti passi avanti nella giusta direzione sono stati compiuti e dalla quasi totalità delle forze politiche. Coloro che si ostinano ad erigere steccati di odio o a negare le infamie dei totalitarismi sono pochi, quanto isolati nella coscienza civile degli italiani.

La ricostruzione di una memoria condivisa, una sincera pacificazione nazionale nel rispetto della verità storica tra i vincitori e i vinti sono traguardi ormai raggiunti anche per il nobile e coraggioso impegno profuso, in stagioni politicamente diverse, da due Presidenti della Repubblica che voglio salutare e ringraziare: Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi. Eppure, penso che sia tuttora di grande significato politico e morale rammentare il valore insostituibile della libertà, bene supremo per ogni essere umano, precondizione per ogni democrazia, e penso sia lecito domandarsi se ancora oggi - sessantatre anni dopo la liberazione - la nostra libertà corra pericoli e sia davvero minacciata. Spero non meravigli se alla domanda mi sento di rispondere affermativamente, se ritengo che la Camera dei deputati debba essere consapevole che un’insidia per la nostra libertà e, di conseguenza, per la nostra democrazia a mio avviso esiste tuttora.
La minaccia non viene di certo dalle ideologie antidemocratiche del secolo scorso, che sono ormai sepolte con il Novecento che le ha generate. I rischi per la nostra libertà sono oggi di tutt’altra natura. L’insidia maggiore viene dal diffuso e crescente relativismo culturale, dalla errata convinzione che libertà significhi assoluta pienezza di diritti e pressoché totale assenza di doveri e finanche di regole. La libertà è minacciata nello stesso momento in cui - come sta avvenendo per alcune questioni - nel suo nome si teorizza una presunta impossibilità di definire ciò che è giusto e ciò che non lo è

Essere consapevoli di questo pericolo e sventarlo è dovere primario della politica, se davvero vuole onorare il suo primato. Ed è compito delle istituzioni ed in primis del Parlamento riconoscere e valorizzare il ruolo centrale che, nella difesa della libertà autenticamente intesa, hanno l’educazione dei giovani e la diffusione del sapere. È nella famiglia e nella scuola, luoghi dove si formano i cittadini di domani, che nasce, cresce e si diffonde l’ideale della libertà, un ideale che va difeso quotidianamente da un altro pericolo: la progressiva perdita di autorevolezza dello Stato, l’affievolirsi del principio di legalità, l’aleatorietà del diritto alla giustizia, specie in sede civile, il conseguente diffondersi di un senso di insicurezza tra i cittadini, fenomeni che sono la spia di un malessere della democrazia che riguarda l’intero Occidente, che in Italia non sono più acuti che altrove, che non devono indurre a presagire la disgregazione della coesione sociale, ma che sono comunque presenti in misura tale da imporre alle istituzioni il dovere di contrastarli.

Sono certo che la Camera dei deputati, nel confronto tra le diverse posizioni culturali e politiche e, sempre e comunque, nel pieno rispetto del dettato costituzionale, vorrà e saprà farlo. È con questo fermo convincimento, che desidero rivolgermi - per rendere omaggio al loro impegno e per ricordare quanti sono caduti nell’adempimento del loro dovere - a tutte le donne e a tutti gli uomini che servono lo Stato.
Penso in primo luogo alla magistratura di ogni ordine e grado e agli appartenenti alle forze dell’ordine.

È a loro che si deve la certezza che l’azione dello Stato sia sostenuta da leggi giuste varate da un Parlamento democratico. L’azione dello Stato è sempre e comunque più forte di tutte le mafie, di ogni illegalità e abuso, di qualsivoglia prevaricazione e lesione dei diritti del cittadino. Analogamente si deve alle nostre Forze armate, cui parimenti rivolgo un grato saluto, se il terrorismo internazionale ha avuto la riprova che la libertà e la pace sono valori per la cui difesa e affermazione l’Italia è in prima linea, come dimostra il coraggio, l’umanità e, purtroppo, il sacrificio dei nostri soldati impegnati nelle missioni internazionali

Onorevoli colleghi, naturale corollario in termini ideali della festa del libertà è la festa del lavoro. È infatti solo il pieno esercizio del diritto del nostro popolo di lavorare e generare ricchezza che può liberare l’economia dalle secche della stagnazione ed è solo il diritto di ogni cittadino ad avere un lavoro dignitoso ed equamente retribuito che può liberare le famiglie dal bisogno e dal timore dell’emarginazione sociale.
Come garantire effettiva concordia tra capitale e lavoro, come aumentare la produzione della ricchezza nazionale, come ridistribuirla in modo equo, secondo le capacità ed i bisogni di ognuno, è ormai interrogativo che riguarda l’intera politica europea chiamata, anche su questo versante, a confrontarsi con il tramonto delle ideologie classiste ed etero-liberiste del Novecento e sempre più obbligata a rispondere alla sfida epocale della globalizzazione dei mercati. Mi auguro che anche su queste questioni, che si riflettono sulla qualità della vita quotidiana degli italiani, la Camera dei deputati sappia, nel confronto fra Governo e opposizione, fornire risposte capaci di rafforzare la credibilità delle istituzioni e fare imboccare al Paese la via della ripresa economica, dello sviluppo, della giustizia sociale.

Sono altresì certo che tutte le deputate e tutti i deputati, senza distinzione di appartenenza politica, avvertano oggi l’imperativo morale del massimo impegno per garantire che il diritto al lavoro possa essere esercitato in condizioni di sicurezza (Applausi).
La perdurante tragedia delle cosiddette «morti bianche» offende la coscienza di ognuno, non può e non deve essere considerata come ineluttabile, deve generare uno sforzo comune a tutte le istituzioni perché ad essa si ponga rapidamente fine.
Onorevoli colleghi, l’ultima breve considerazione che desidero rivolgervi è relativa alla cosiddetta "diplomazia parlamentare" avviata e sviluppata dai miei predecessori. Ritengo che la Camera dei deputati debba continuare ad avvalersene per rafforzare il dialogo con altre Assemblee legislative e in particolare con quelle dei Paesi del Mediterraneo. Sulle sponde del mare nostrum sono nate e si sono diffuse le tre grandi religioni monoteistiche. Per secoli il Mediterraneo è stato l’epicentro del pianeta, luogo di fecondi scambi culturali e commerciali, e teatro di guerre sanguinose tra popoli di cultura e di religione diversa.

Oggi è specie nel Mediterraneo che il rapporto tra la cultura ebraico-cristiana dell’Occidente e l’Islam può svilupparsi positivamente, nel segno del reciproco rispetto tra identità diverse, o può precipitare nel baratro di quello scontro tra civiltà, non a caso evocato e invocato dagli integralismi. Ed è altresì di tutta evidenza che è indispensabile saper guardare a ciò che accade nel Mediterraneo anche per affrontare le pressanti questioni poste dai massicci fenomeni migratori in atto e per dar vita ad effettive politiche di integrazione. Sono certo che il nostro Parlamento, che nel 2010 assumerà la presidenza di turno dell’Assemblea euromediterranea, saprà farlo e che di grande rilievo sarà il contributo fornito dalla Camera dei deputati.

Vi ringrazio per l’attenzione con cui mi avete ascoltato. A tutte le deputate e ai deputati, in particolar modo a chi ieri è entrato per la prima volta in quest’Aula, un sincero augurio di buon lavoro. Viva l’Italia, viva la Camera dei deputati

ROMA LIBERATA!!



Tratto da Libero di Vittorio Feltri..
Dicevamo alcuni giorni fa che l'Italia è cambiata maggiormente nell'ultimo mese che nei sessanta anni e rotti della storia repubblicana. All'improvviso gli elettori hanno voltato le spalle alla divinità a cui avevano creduto ciecamente: la sinistra. Perfino Roma, da tempo roccaforte inespugnabile dei progressisti, è stata conquistata dal Popolo della Libertà. Segno di una mutazione profonda e probabilmente ancora in atto. Da notare che a battere Rutelli è stato Alemanno, uomo coraggioso, addirittura temerario, ma non ancora considerato una star del centrodestra: eppure ha sorpassato l'avversario di vari punti e con una disinvoltura sorprendente. La sua performance del tutto inattesa (almeno nella misura indicata dalle urne) conferma la tendenza del Paese a sbarazzarsi del vecchiume di cui gli ex del partito comunista e affini sono ancora portatori, consapevoli o inconsapevoli

martedì 15 aprile 2008

SI PUO' FARE : FESTA!!!!!

sabato 12 aprile 2008

CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE





Si è chiusa con grande entusiasmo e tanta gente la campagna elettorale promossa dal Candidato alla Camera dei Deputati Alessandro Capecchi. Lunedi pomeriggio alle ore 15presso il Ristoranre Santo Palato sarà possibile assistere alle dirette televisive con i primi risultati delle Elezioni 2008.

venerdì 11 aprile 2008

GRANDE SUCCESSO CENA PANTERAIE





Giovedi 10 Aprile alle Panteraie di Montecatini Terme, grande successo per la cena elettorale del PDL. Oltre 1000 persone presenti alla cena e altrettante nel dopo cena, un successo importante che manifesta ulteriormente la voglia di cambiamento dei cittadini dopo due anni di governo Prodi. E stasera un'altra grande affluenza è prevista per la festa di fine campagna elettorale presso il Ristorante Santo Palato di Pistoia a partire dalle ore 19.00. Vi aspettiamo!

FINI, PDL NON E' SOLO LISTA MA ATTO D'AMORE PER PATRIA. VINCEREMO ANCHE GRAZIE A ROMA


"Questa piazza lascia intendere che il Pdl vincerà le elezioni lunedì. E sarà Roma a garantire un'ampia maggioranza alla Camera e al Senato". Così Gianfranco Fini al comizio finale del Popolo della Libertà sotto l'Arco di Costantino conclude il suo intervento e si dice certo che "la vittoria di lunedì sera sarà determinata dalla nostra città e dal Lazio".
"Il Popolo della Libertà non è soltanto una lista - ha sottolineato Fini -, è qualche cosa di molto più impegnativo, è un atto d'amore nei confronti della nostra patria. Avremmo potuto sollevare le bandiere di An anche questa volta ed io avrei potuto candidarmi ed essere il diciassettesimo candidato premier ma ci sono momenti in cui prima di un partito viene la patria, ci sono momenti in cui i partiti devono fare un passo indietro per far fare un passo avanti alla nostra patria".
"I nemici di Roma non sono i fucili caricati a salve della Lega, ma chi l'ha governata: Veltroni e Rutelli - ha aggiunto -. Sono quelli che non hanno mosso un dito per impedire a quattro cialtroni di non permettere al Papa di parlare ll'Università".

CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE


Questa sera a partire dalle ore 18:00 manifestazione di chiusura della campagna elettorale al Comitato di Via de’ Rossi con On. Migliori.
Alle 19:00 inizierà la FESTA UFFCIALE DI CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE presso il Ristorante SANTO PALATO in via del Duca Pistoia con uno Speciale AperiCena organizzato e promosso da Alessandro Capecchi insieme ai suoi collaboratori e amici.
NON MANCATE!!!!

martedì 8 aprile 2008

EVENTI PDL





Tanti eventi organizzati e promossi dal Popolo della Libertà in questi giorni intensi di campagna elettorale. Seguono alcune immagini tratte dalla manifestazione organizzato da Forza Italia presso il BK1 di Montecatini Terme e da quella promossa dai Circoli della Libertà presso Evo Cafè Pistoia.

CACCIATORI PONTE BUGGIANESE

Segue la fotogallery dell'Incontro della scorsa settimana con i Cacciatori di Ponte Buggianese.



MANIFESTAZIONE CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE


Venerdi 11 aprile 2008
Alle ore 18.00 presso

COMITATO ELETTORALE in Via De’ Rossi a Pistoia

MANIFESTAZIONE di CHIUSURA
della CAMPAGNA ELETTORALE


Con la presenza dell’On. Riccardo
MIGLIORI
Intervengono i Candidati:

ALESSANDRO CAPECCHI candidato alla camera
GIOVANNI PETRUZZELLI candidato al senato
GIOVANNI BUCCIERO candidato alla camera



A seguire APERICENA al Ristorante SantoPalato
Via del Duca - Pistoia

ALESSANDRO CAPECCHI SULLA SICUREZZA STRADALE






Domenica 6 Aprile, Alessandro Capecchi ha ideato e organizzato una bella iniziativa rivolta ai giovani sul tema della sicurezza stradale. Il Candidato del PDL si è presentato presso il NoBar (la famosa discoteca pistoiese), coadiuvato dal suo staff regalando ai giovani presenti un etilometro e un buono valido per un cocktail analcolico. Numerosi si sono quindi interessati all'iniziativa e in modo positivo hanno accettato l'etilometro utilizzandolo spontanemante prima di uscire dal locale.
Inoltre Capecchi è rimasto a parlare con giovani fino al termine della serata visto che proprio da loro sono venute domande e richieste sui progetti del Candidato e della Coalizione da lui rappresentata.

AGENDA ALESSANDRO CAPECCHI / 3


MARTEDI’ 8 APRILE
10:30 partecipazione al convegno nazionale di Roma, Hotel Plaza “Sì alla vita, no alla droga” con
FINI, Gasparri e Giovanardi

19:00 aperitivo a Montecatini con gli operatori del settore ippico con Cons. Reg. Benedetti

21:30 cena al Ristorante Vecchie Ghiacciaie del Reno (loc. Le Piastre)

MERCOLEDI’ 9 APRILE

9:30 – 11:00 mercato

12:00 registrazione trasmissione a TVL

15:00 – 17:30 dibattito sulla droga alla Comunità Incontro, Serravalle P.se.

18:00 manifestazione al Circolo AN di Pieve a Nievole sulla sicurezza con Sen. Totaro e Cons reg. Benedetti

19:30 aperitivo a EVO CAFFE’

GIOVEDI’ 10 APRILE

In mattinata incontro con i cittadini al comitato elettorale di via de’ rossi

Pomeriggio giro in lucchesia e garfagnana

19:00 trasmissione di TVL – intervista d Alessandro Capecchi

20:30 cena alle Panteraie

VENERDI’ 11 APRILE


9:30 mercato a Lamporecchio

10:30 – 11:30 mercato a Casalguidi

17:00 conferenza stampa per appello finale presso il Comitato Elettorale

18:00 manifestazione chiusura campagna elettorale al Comitato di Via de’ Rossi con On. Migliori

19:00 FESTA CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE SANTO PALATO PISTOIA: APERITIVO E CENA

venerdì 4 aprile 2008

SABATO 5 APRILE FESTA CIRCOLI LIBERTA'

Sabato 5 Aprile I Circoli della Libertà organizzano un AperiCenapresso Evo Cafè Pistoia. A partire dalle ore 20.00 inizierà un Aperitivo Cena aperto a tutti i simpatizzanti e interessati insieme ai Candidati alla Camera e al Senato del Popolo della Libertà. Per informazioni contattare Paola Fortunati 3396171755. Evo Cafè Via G.B. Venturi 1/A Zona Industriale S. Agostino Pistoia.

giovedì 3 aprile 2008

mercoledì 2 aprile 2008

IL TOUR DI ALESSANDRO CAPECCHI/2

Nel corso del Tour Alessandro Capecchi ha incontrato i giovani della Comunità di recupero Gruppo Valdinievole, era presente anche il fondatore Giovanni Moschini.




IL TOUR DI ALESSANDRO CAPECCHI