sabato 21 marzo 2009

PDL: gli ultimi sondaggi sul consenso

Nell’imminenza della fusione tra Fi e An, il cui processo fu annunciato alla fine del 2007, l’ultimo sondaggio condotto da Euromedia Research, conferma l’alto livello di consensi nei confronti di Silvio Berlusconi, al 65%, e del Governo, al 55,2%.
Quanto alle intenzioni di voto, il PdL è dato al 42,1% (cinque punti in più rispetto alle elezioni di aprile 2008) e la Lega al 9,1%. Viceversa, a sinistra, il Partito democratico è fermo al 22,5%, quindi al livello in cui lo ha lasciato Walter Veltroni. L’Idv sembra frenare rispetto a qualche settimana fa in quanto viene accreditata del 7,5%. La Sinistra Arcobaleno è al 4,6%. L’Udc è stimata al 5,5%.
Da questi dati si rileva che nell’area di centrosinistra è forte la propensione all’astensione: ciò significa che la nuova segreteria di Dario Franceschini non mobilita gli elettori del Pd e non convince chi si è spostato a sinistra o con Di Pietro a tornare nel partito.
Un altro sondaggio, condotto da Consortium, conferma questa analisi per quanto riguarda il consenso a Franceschini, che nelle ultime due settimane è calato di 3 punti, passando da 34% al 31%.
Questo Istituto, che globalmente conferma i dati relativi al centrodestra, presenta invece valutazioni divergenti da tutti gli altri sondaggisti per quanto riguarda l’area di sinistra, attribuendo al Pd il 30,5%. Risultato che si ottiene però comprimendo quelli degli altri partiti di area.
Infatti attribuisce all’Idv il 5,5%, a Rifondazione e Comunisti italiani insieme il 2,5%, al nuovo partito Sinistra e Libertà l’1%. Questi dati di Consortium, abbastanza anomali rispetto a quelli di altri istituti di sondaggio, sembrano destinati ad aumentare la confusione a sinistra.

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