venerdì 17 aprile 2009

ANTIPROIBIZIONISMO RADICALE: dibattito pubblico

SABATO 18 APRILE 2009 ore 16.00 SALA NARDI Piazza S.Leone PISTOIA

DIBATTITO PUBBLICO: "ANTIPROIBIZIONISMO RADICALE: FOLLIA O
PROPOSTA DI GOVERNO?"

Interventi annunciati:
MARCO PERDUCA, senatore radicale eletto nelle liste del PD
DANIELA GAI, assessore provinciale alle politiche sociali
ROBERTO BARONTINI, presidente di "Giustizia e libertà "
ALESSANDRO CAPECCHI vice coord. di PT per PDL
FABRIZIO FAGNI, Sert ASL 3 zona VDN.
GIUSEPPE GIUNTOLI direttore della comunità INCONTRO
GIOVANNI MOSCHINI fondatore della comunità "GRUPPO VALDINIEVOLE"
NICOLA RIZZELLO operatore della comunità "NUOVI ORIZZONTI.

Presiede il dibattito
CLAUDIA STERZI segretaria dell' Associazione radicale antiproibizionisti @.r.a.
ingresso libero

1 commento:

Anonimo ha detto...

Forse la domanda alla quale non si trova una risposta è : perchè si comincia a drogarsi ?
Personalmente non ho dubbi riguardo alla liberalizzazione della droga, sono assolutamente contrario: alcol e sigarette danno dipendenza e pur essendo di libero consumo alcolizzati e fumatori non sono diminuiti, anzi.
L'unico vantaggio sarebbe quello di sottrarre la vendita degli stupefacenti alle varie forme di malavita, più o meno organizzata, che si tradurrebbe in un beneficio per le casse dello Stato, nemmeno di poco conto, probabilmente, sentite le percentuali di consumo, ma nessun effetto benefico per l'individuo che continuerebbe a farsi distruggendo la sua vita e quella dei suoi cari. Perchè a questo conduce la spirale della dipendenza da qualsiasi sostanza, alla distruzione di intere esistenze. Onestamente il dibattito tenutosi presso la sala Nardi in Provincia a Pistoia non mi ha lasciato molto se non la convinzione che per molti la tossicodipendenza più che un problema da risolvere......
(non proseguo per evitare di essere citato nuovamente solo perchè asserisco verità che purtroppo nessuno ha il coraggio di sostenere) e la sicurezza che la fragilità conduce a diverse forme di disperazione, una di queste è la droga.
Saluti
Simone Esposito